Prima di frantumarsi fra le pale delle turbine idrauliche, l’acqua del canale è usata una prima volta nel lavatoio. Qui, fino ai primi anni dopo la 2.a guerra mondiale, le lavandaie facevano il bucato con il sapone ricavato dal grasso di maiale cotto mischiato alla cenere.
Anche una canzone poschiavina testimonia l’antico rito della “lisiva” o della “bügada”.
Collaborazione con il Mulino di Aino
Il progetto “Dal campo alla tavola”, inoltre, consente agli ospiti di seguire un itinerario che porta dai campi, dove recentemente è stata reintrodotta la coltivazione ...
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